Gabriele Zarotti
Come il profumo di una madelaine.
Agosto.
Sole a picco,
appena dopo il mezzodì.
Spiaggia deserta.
Radi e solitari
gli ombrelloni si godono
l'effimero riposo,
mentre vicino risuona la battigia
di rilassate onde.
Salmastra è l'aria,
la brezza carezza il litorale.
Persa
in fantasie appena schiuse
la mente si culla all'orizzonte,
dove l'acqua comunica col cielo.
Dal bar appena appisolato
irrompe inaspettata una canzone,
a propiziar la tanto sospirata estate.
E subito
di sale e di sapore
avvolge labbra e corpo d'emozioni,
mentre travolge pensieri e sentimenti.
Così,
nel pieno di quegli anni sconfinati,
mi perdo in un motivo
che resterà per sempre
inciso nella pelle
a ricordar l'estate delle estati.
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Published on e-Stories.org on 03.06.2020.